SOTTOSCRITTO IL CCNL MINISTERI. RdB CUB INSODDISFATTA E PREOCCUPATA -il testo del ccnl-
In allegato il testo dell'ipotesi di CCNL 2006-2009
RdB CUB, a conclusione della trattativa per il rinnovo del Contratto Nazionale di Lavoro del comparto Ministeri, esprime forte preoccupazione per l'evidente tentativo, nei contenuti del contratto, di limitare fortemente la funzione e la presenza del sindacato, in particolare, riguardo a esternalizzazioni, privatizzazioni e mobilità.
Quindi proprio in quei processi finalizzati allo smantellamento della P.A. sulla base del Memorandum sottoscritto da cgil, cisl e uil.
RdB CUB sottoporrà alla consultazione dei lavoratori del comparto il testo definitivo del CCNL dopo il vaglio della Corte dei Conti.
Sulla base dell'esito di questa consultazione assumerà le decisioni relative alla sottoscrizione del contratto.
14 luglio 2007 - Ansa
STATALI: RDB CUB, FORTE PREOCCUPAZIONE,CONSULTARE LAVORATORI
(ANSA) - ROMA, 14 LUG - Forte preoccupazione per i processi di esternalizzazione e privatizzazione delle attività dei ministeri viene espressa dalla Rdb Cub che non ha oggi firmato l'accordo per il rinnovo dei dipendenti dei ministeri e che annuncia che assumerà le decisioni dopo aver consultato i lavoratori. «Rdb Cub - è scritto in un comunicato - a conclusione della trattativa per il rinnovo del contratto nazionale di lavoro per il comparto ministeri esprime forte preoccupazione per l'evidente tentativo dei contenuti del contratto di limitare fortemente la funzione e la presenza del sindacato in particolare sui processi di esternalizzazione, privatizzazione e mobilità quindi proprio quei processi finalizzati allo smantellamento della pubblica amministrazione in seguito alla sottoscrizione da parte di Cgil, Cisl e Uil del memorandum». Rdb Cub - prosegue la nota - «sottoporrà alla consultazione dei lavoratori del comparto il testo definitivo dell'accordo dopo il vaglio della Corte dei Conti sulla base dell'esito di quella consultazione Rdb Cub assumerà le decisioni relative alla sottoscrizione del contratto».
STATALI: 101 EURO D'AUMENTO,     ARRIVANO PREMI AL MERITO
     LA CARTA DEI DIRITTI DEGLI UTENTI E LE PAGELLE DEI CITTADINI
     di Lucia Manca
(ANSA) - ROMA, 14 LUG - È stato firmato l'accordo per il rinnovo contrattuale degli oltre 200mila ministeriali. In arrivo un aumento medio mensile a regime di 101 euro, ma anche premi individuali al merito e gratifiche pure ai lavoratori di quegli uffici 'promossì dai cittadini che, informati dei loro diritti attraverso la Carta degli utenti affissa nei posti di lavoro, daranno una sorta di pagella ai servizi resi. La firma di oggi dell'Aran (che rappresenta il governo) e i sindacati giunge dopo una lunga vertenza, con un duro braccio di ferro tra Cgil, Cisl e Uil e l'Esecutivo sulle risorse da destinare ai contratti degli oltre 3 milioni di lavoratori pubblici, e la proclamazione di uno sciopero generale revocato all'ultimo momento. Solo lo scorso maggio, infatti, è stato raggiunto un accordo a Palazzo Chigi, in base al quale 3,7 miliardi dovranno essere previsti in aggiunta nella prossima legge Finanziaria. Dei 101 euro di aumento, 93 euro andranno ad incrementare il salario tabellare, mentre la restante quota sarà destinata a premiare la produttività. Tra le novità anche l'individuazione del termine perentorio di 55 giorni per l'entrata in vigore del contratto anche in assenza di un pronunciamento del governo o della Corte dei conti. Pertanto, i primi aumenti dovrebbero arrivare ai ministeriali a settembre. Quello di oggi è il primo accordo firmato della stagione contrattuale 2006-2007 per la parte economica e 2006-2009 per quella normativa. L'auspicio ora il ministro per le Riforme Luigi Nicolais, dell'Aran e dei sindacati è che le trattative si concludano rapidamente anche per gli altri lavoratori pubblici, oltre 2 milioni, che ancora non hanno il contratto, a cominciare da quelli della scuola. «Nel contratto - ha commentato Nicolais - sono previsti una pluralità di strumenti volti a valutare la prestazione individuale e collettiva e consentire adeguati riconoscimenti ai dipendenti più meritevoli. Mi auguro che rapidamente si possano chiudere gli altri contratti del pubblico impiego». Soddisfatti anche i sindacati. Per Carlo Podda (Fp-Cgil), è un contratto «innovativo» che dà concretezza alla parola «produttività» al di là delle «sterili polemiche» passate. E anche secondo il segretario generale della Uil-Pa, Salvatore Bosco, il contratto è una «tappa importante del processo di rinnovamento e ammodernizzazione della pubblica amministrazione previsto dal memorandum sottoscritto col governo». A contestare l'accordo è invece la Federazione delle rappresentanze di base del pubblico impiego (Rdb-Cub) che ha deciso di non firmarlo.
Statali:     Nicolais soddisfatto, premi ai piu' meritevoli
     I sindacato auspicano rapida conclusione di altre trattative 
(ANSA) - ROMA, 14 LUG - Il ministro per le riforme, Luigi Nicolais, e' soddisfatto per la firma del rinnovo contrattuale dei lavoratori dei ministeri. 'Questo accordo - ha rilevato - rappresenta il primo passo di attuazione dell'intesa sul lavoro pubblico firmata il 6 aprile tra governo e sindacati. Nel contratto sono previsti una pluralita' di strumenti volti a valutare la prestazione individuale e collettiva e consentire adeguati riconoscimenti ai dipendenti piu' meritevoli'. 'La positiva conclusione del negoziato consente di guardare con ottimismo ai prossimi impegni per gli altri comparti, primo dei quali quello della scuola, le cui trattative sono attualmente in corso'. E' una delle indicazioni fornite dall'Aran nel comunicato nel quale riporta i dettagli dell'accordo. Tutte le sigle sindacali esprimono soddisfazione per il risultato, ad eccezione della Rdb-Cub - non ha firmato, rinviando la decisione a dopo la consultazione con i lavoratori - che vede con forte preoccupazione 'i processi di esternalizzazione e privatizzazione delle attivita' dei ministeri'.
15 luglio 2007 - Corriere della Sera
Nicolais: ora gli altri accordi.  Podda (Cgil): l'80% dei nostri iscritti a favore dei riconoscimenti ai più bravi
 Pubblico impiego, «pagelle» per i ministeriali
 Siglato il contratto di 200 mila statali. Oltre  all'aumento di 101 euro, premi individuali al merito
MILANO - Obiettivi da raggiungere e premi al merito,  individuale e collettivo. È la prima volta che vengono indicati e messi nero su bianco in  un contratto dei dipendenti pubblici, e di quelli che forse più scontano la cattiva fama  di «fannulloni», i ministeriali, due istituti che persino in alcune aziende private  vengono riconosciuti solo alla dirigenza.
 Ed è una novità non da poco quella contenuta nel contratto dei 200 mila lavoratori dei  ministeri, siglato ieri da governo e sindacati dopo un braccio di ferro durato un anno e  mezzo, risolto con la firma per un aumento medio mensile, a regime, di 101 euro, e  l'introduzione dei premi individuali al merito e gratifiche ai lavoratori di quegli uffici  pubblici promossi dai cittadini. Questi ultimi, che troveranno la «Carta dei diritti»  affissa agli sportelli, saranno chiamati a compilare una «citizen satisfaction card»,  una sorta di pagella sui servizi ottenuti, cortesia compresa.
 Quanto a quello che sarà chiamato il «premio per l'apporto individuale al lavoro», a  tutti i lavoratori non dirigenti saranno indicati, all'inizio dell'anno, gli obiettivi da  raggiungere. È facoltà del capoufficio avvisare nel corso dell'anno il dipendente che si  discosta eccessivamente dall'obiettivo, ma in caso di controversia il lavoratore che pensa  di aver subito un'ingiustizia può rivolgersi ai sindacati. Per il ministro per le  Riforme, Luigi Nicolais, l'accordo «rappresenta il primo passo di attuazione dell'intesa  sul lavoro pubblico firmata il 6 aprile tra governo e sindacati ». Ricordando la  «pluralità di strumenti volti a valutare la prestazione individuale e collettiva»,  Nicolais si è augurato che «rapidamente possano essere chiusi gli altri contratti del  pubblico impiego ». E particolarmente soddisfatti sono apparsi gli esponenti sindacali.
 «Speriamo di mettere a tacere chi dice il sindacato fatica ad affrontare il tema del  merito» è stato il commento del segretario Cgil della Funzione Pubblica, Carlo Podda,  secondo il quale l'accordo «è un atto di giustizia nei confronti dei lavoratori che  chiedono di essere valutati per le loro capacità e il loro impegno». La meritocrazia è  diventata un tema cruciale per il sindacato al quale, secondo un sondaggio effettuato  dalla Cgil in vista delle elezioni nelle Rsu il prossimo autunno, ha detto Podda,  «qualcosa come l'80% dei lavoratori chiede di essere valutato in base al merito ». Tanto  che le novità introdotte «sono anche frutto della impostazione dei sindacati », che tra  l'altro hanno chiesto e ottenuto norme più stringenti per le esternalizzazioni.
 Anche per il segretario generale della Uil-Pa, Salvatore Bosco, il contratto è una  «tappa importante del processo di rinnovamento e ammodernizzazione della pubblica  amministrazione previsto dal memorandum sottoscritto col governo». A contestare l'accordo  sono stati le rappresentanze di base (Rdb-Cub) che non hanno firmato Come per Nicolais,  l'auspicio dell'Aran, l'Agenzia per la rappresentanza negoziale delle P.A., e di Cgil,  Cisl e Uil, è che le trattative si concludano rapidamente anche per gli altri 2 milioni  di lavoratori pubblici ancora senza contratto, a cominciare da quelli della scuola.
15 luglio 2007 - Il Piccolo
Aran e sindacati firmano l’accordo
 Premi al merito e 101 euro d’aumento per i  ministeriali 
ROMA - È stato firmato l'accordo per il rinnovo  contrattuale degli oltre 200mila ministeriali. In arrivo un aumento medio mensile a regime  di 101 euro, ma anche premi individuali al merito e gratifiche pure ai lavoratori di  quegli uffici «promossi» dai cittadini che, informati dei loro diritti attraverso la  Carta degli utenti affissa nei posti di lavoro, daranno una sorta di pagella ai servizi  resi. 
 La firma di ieri dell'Aran (che rappresenta il governo) e i sindacati giunge dopo una  lunga vertenza, con un duro braccio di ferro tra Cgil, Cisl e Uil e l'esecutivo sulle  risorse da destinare ai contratti degli oltre 3 milioni di lavoratori pubblici, e la  proclamazione di uno sciopero generale revocato all'ultimo momento.
 Solo lo scorso maggio, infatti, è stato raggiunto un accordo a Palazzo Chigi, in base al  quale 3,7 miliardi dovranno essere previsti in aggiunta nella prossima legge Finanziaria.  Dei 101 euro di aumento, 93 euro andranno ad incrementare il salario tabellare, mentre la  restante quota sarà destinata a premiare la produttività.
 Tra le novità anche l'individuazione del termine perentorio di 55 giorni per l'entrata in  vigore del contratto anche in assenza di un pronunciamento del governo o della Corte dei  conti. Pertanto, i primi aumenti dovrebbero arrivare ai ministeriali a settembre. 
 Quello di ieri è il primo accordo firmato della stagione contrattuale 2006-2007 per la  parte economica e 2006-2009 per quella normativa. L'auspicio ora del ministro per le  Riforme Luigi Nicolais, dell'Aran e dei sindacati è che le trattative si concludano  rapidamente anche per gli altri lavoratori pubblici, oltre 2 milioni, che ancora non hanno  il contratto, a cominciare da quelli della scuola.
 «Soddisfatti anche i sindacati. Per Carlo Podda (Fp-Cgil), è un contratto «innovativo»  che dà concretezza alla parola «produttività» al di là delle «sterili polemiche»  passate. 
 E anche secondo il segretario generale della Uil-Pa, Salvatore Bosco, il contratto è una  «tappa importante del processo di rinnovamento e ammodernizzazione della pubblica  amministrazione previsto dal memorandum sottoscritto col governo».
 A contestare l'accordo è invece la Federazione delle rappresentanze di base del pubblico  impiego (Rdb-Cub) che ha deciso di non firmarlo.
15 luglio 2007 - Il Tirreno
L’accordo riguarda i duecentomila  ministeriali ma potrebbe fare da apripista
 Statali, firmato il contratto
 101 euro al mese e premi al merito. Ora resta la  scuola. Gli aumenti dovrebbero scattare a settembre. Sindacati soddisfatti 
ROMA - E’ stato firmato l’accordo per il rinnovo  contrattuale degli oltre 200mila ministeriali. In arrivo un aumento medio mensile a regime  di 101 euro, ma anche premi individuali al merito e gratifiche anche ai lavoratori di  quegli uffici "promossi" dai cittadini che, informati dei loro diritti  attraverso la Carta degli utenti affissa nei posti di lavoro, daranno una sorta di pagella  ai servizi resi. La firma di dell’Aran (che rappresenta il governo) e dei sindacati  giunge dopo una lunga vertenza, con un duro braccio di ferro tra Cgil, Cisl e Uil e  l’Esecutivo sulle risorse da destinare ai contratti degli oltre 3 milioni di lavoratori  pubblici, e la proclamazione di uno sciopero generale revocato all’ultimo momento.
 Solo lo scorso maggio, infatti, è stato raggiunto un accordo a Palazzo Chigi, in base al  quale 3,7 miliardi dovranno essere previsti in aggiunta nella prossima legge Finanziaria.  Dei 101 euro di aumento, 93 euro andranno ad incrementare il salario tabellare, mentre la  restante quota sarà destinata a premiare la produttività. Tra le novità anche  l’individuazione del termine perentorio di 55 giorni per l’entrata in vigore del  contratto anche in assenza di un pronunciamento del governo o della Corte dei conti.  Pertanto, i primi aumenti dovrebbero arrivare ai ministeriali a settembre.
 Si tratta del primo accordo firmato della stagione contrattuale 2006-2007 per la parte  economica e 2006-2009 per quella normativa. Ora l’auspicio di governo e sindacati è che  le trattative si concludano rapidamente anche per gli altri lavoratori pubblici, oltre 2  milioni, che ancora non hanno il contratto, a cominciare da quelli della scuola. «Nel  contratto - ha commentato Nicolais - sono previsti una pluralità di strumenti volti a  valutare la prestazione individuale e collettiva e consentire adeguati riconoscimenti ai  dipendenti più meritevoli. Mi auguro che rapidamente si possano chiudere gli altri  contratti del pubblico impiego». Soddisfatti anche i sindacati. Per Carlo Podda  (Fp-Cgil), è un contratto «innovativo» che dà concretezza alla parola  «produttività». A contestare l’accordo le sigle autonome Rdb-Cub che hanno deciso di  non firmarlo.
15 luglio 2007 - Giornale di Vicenza/Brescia Oggi/Arena
CONTRATTI. Soddisfatti Aran e  sindacati
 Statali, siglato l’accordo per i ministeriali
ROMA - Ieri alle 19 è arrivata la firma dell’accordo per  il rinnovo contrattuale degli oltre 200.000 ministeriali. L’intesa tra Aran e sindacati  prevede un aumento medio di 101 euro a regime: di questi, 93 andranno ad incrementare il  salario tabellare, la restante quota sarà destinata a premiare la produttività. I premi  saranno dati agli uffici «promossi» dai cittadini. Arrivano anche premi al merito  individuale.
 Si tratta del primo contratto degli statali, interessa il biennio economico 2006-2007 e il  quadriennio normativo 2006-2009. La firma segue a una lunga vertenza tra governo e Cgil,  Cisl e Uil, con un duro braccio di ferro sulle risorse da destinare ai contratti pubblici.  Solo in maggio le parti hanno trovato un accordo a Palazzo Chigi, in base al quale la  prossima Finanziaria dovrà prevedere 3,7 miliardi in più per il settore pubblico.
 Un’altra novità di questa stagione contrattuale, che interessa oltre tre milioni di  lavoratori, è l’individuazione di un termine di 55 giorni per l’entrata in vigore  dell’accordo anche in assenza di un pronunciamento del governo o della Corte dei conti.  Restano ancora senza contratto oltre due milioni di dipendenti pubblici, tra i quali  quelli della scuola, Inps, Inail, Inpdap, delle agenzie fiscali, della sanità, degli enti  locali, della presidenza del consiglio.
 Il segretario della Fp-Cgil, Carlo Podda, esprime soddisfazione: «L’accordo è  significativo per i lavoratori ministeriali, ma rappresenta un punto di riferimento anche  per gli altri comparti». «Speriamo», ha auspicato, «che questa firma porti a un rapido  volgimento dell’intera stagione contrattuale». Il segretario generale della Uil-Pa,  Salvatore Bosco: «Sono importanti il nuovo ordinamento professionale, la costituzione di  un fondo per premiare la produttività individuale e collettiva».
 «La conclusione del negoziato consente di guardare con ottimismo ai prossimi impegni per  gli altri comparti, primo dei quali quello della scuola, afferma l’Aran. Interviene  anche il ministro per le riforme, Luigi Nicolais, soddisfatto: «L’accordo prevede  strumenti volti a valutare la prestazione individuale e collettiva e a consentire adeguati  riconoscimenti ai dipendenti più meritevoli». A contestare l’accordo è invece la  Federazione delle rappresentanze di base del pubblico impiego (Rdb-Cub) che non ha  firmato.
 
							     
					 
    
			 
    
			 
    
			 
							 
							 
							 
        						 
				 
									 
                                    