IN PRINCIPIO FU ICHINO
Considerazioni sulla campagna mediatica anti statali
L’attuale campagna denigratoria verso i dipendenti pubblici, che torna ad infiammare con cadenza fissa i mass media, oltre che risultare strumentale, come vedremo, segue un ben preciso disegno, che parte da lontano. La prima campagna iniziò con i violenti attacchi del prof. Ichino, che coronò la sua opera di demolizione del pubblico dipendente con la pubblicazione di un libro, I fannulloni, pieno di luoghi comuni e privo di ogni dato di verifica * Seguì il ministro Brunetta, con dichiarazioni continue, ancora più aggressive e denigranti verso i lavoratori. Al di là dei singoli casi di evidenti illeciti, trasmessi e ritrasmessi in tutte le salse sui nostri mass media, L’attuale campagna denigratoria verso i dipendenti pubblici, che torna ad infiammare con cadenza fissa i mass media, oltre che risultare strumentale, come vedremo, segue un ben preciso disegno, che parte da lontano. La prima campagna iniziò con i violenti attacchi del prof. Ichino, che coronò la sua opera di demolizione del pubblico dipendente con la pubblicazione di un libro, I fannulloni, pieno di luoghi comuni e privo di ogni dato di verifica * Seguì il ministro Brunetta, con dichiarazioni continue, ancora più aggressive e denigranti verso i lavoratori. Al di là dei singoli casi di evidenti illeciti, trasmessi e ritrasmessi in tutte le salse sui nostri mass media, la cui soluzione lasciamo a chi ne ha la responsabilità e la competenza, QUELLO CHE NOI SAPPIAMO PER CERTO È CHE AD OGNI ATTACCO MEDIATICO SEGUONO PUNTUALMENTE: NORME CHE VANNO A PEGGIORARE PROGRESSIVAMENTE LE CONDIZIONI DI VITA E DI LAVORO DEI DIPENDENTI PUBBLICI (Blocco pluriennale dei contratti, Legge Brunetta etc..) DIMINUZIONE DELLE RISORSE ECONOMICHE DESTINATE AI SERVIZI PER LA COLLETTIVITA’: SMANTELLAMENTO DI INTERI SETTORI (Tribunali territoriali, Cnel, Ospedali e altro), CONTRORIFORME PENSIONISTICHE CHE ANNULLANO DI FATTO LA PREVIDENZA PUBBLICA (Riforme Dini, Maroni ,Fornero) RIDUZIONE DRASTICA DEGLI ADDETTI AI PUBBLICI SERVIZI: MESSA IN MOBILITÀ, LICENZIAMENTI O RISOLUZIONI UNILATERALI DEL RAPPORTO DI LAVORO , BLOCCO DEL TURN OVER POSSIBILITA’ DI LICENZIAMENTO IN 48 ORE, SENZA NEANCHE AVERE DIRITTO AL DOVUTO CONTRADDITTORIO A TUTELA DEL LAVORATORE Tutto questo sventolando ogni volta il video di qualche impiegato che timbra il cartellino per altri etc… APPARE EVIDENTE CHE I CASI DENUNCIATI POSSONO ESISTERE SOLO SE HANNO UNA COPERTURA DALL’ALTO, E CHE GIÀ OGGI, CON LA NORMATIVA VIGENTE, ESISTONO UNA SERIE DI SANZIONI E DI PROCEDIMENTI PER AFFRONTARLI E ALLORA PERCHE’ NON APPLICARE LE NORME ESISTENTI? Molti vertici adducono a giustificazione del mancato intervento sul dipendente scorretto, il rischio di vedersi citati per danni da chi è stato ingiustamente incolpato E questo implica che si chieda al legislatore una garanzia di impunità per chi denuncia il dipendente, anche in caso dolo o di colpa grave del denunciante QUESTO SARA’ IL PROSSIMO PASSO E QUANDO AVVERRA’, AVREMO NEL PUBBLICO IMPIEGO CAMPO LIBERO PER QUALSIASI FORMA DI MOBBING, ESERCITATA CON LO STRUMENTO DISCIPLINARE, SALVANDO MAGARI I VERI DISONESTI E ATTACCANDO INVECE I LAVORATORI PIÙ ESPOSTI, QUELLI SCOMODI, CHE RIVENDICANO I PROPRI DIRITTI In un paese dove i Banchieri che mandano a picco Banche e azionisti vengono salvati con i nostri soldi, omaggiati con premi annuali milionari, Amministratori delegati di aziende pubbliche che le mandano in fallimento percepiscono buonuscite di svariati milioni, danni all’erario per miliardi di euro vengono cancellati con un colpo di spugna, Parlamentari indagati vengono salvati dallo stesso Parlamento, dove chi ha il potere non paga mai, nemmeno per grossi reati il dipendente pubblico pagherà i danni per tutti, con il licenziamento DA QUANTO DETTO RISULTA CHIARO CHE TALI TORMENTONI MEDIATICI SERVONO DI VOLTA IN VOLTA A PREPARARE IL TERRENO NELL’OPINIONE PUBBLICA, AI FINI DEL CONSENSO, AFFINCHÉ PASSINO GLI ATTI NORMATIVI CHE, PUR IN APPARENZA SCATURITI DAI SINGOLI CASI DI MALCOSTUME, SEGUONO IN REALTÀ UN DISEGNO LINEARE E ANTICO, CHE NEL CORSO DEGLI ULTIMI DECENNI HA PORTATO A REALIZZARE QUANTO CI SI ERA PREFISSI, IN UN’OTTICA PRETTAMENTE PADRONALE, O ALTRIMENTI DETTA LIBERISTA: LO SMANTELLAMENTO DEI DIRITTI DEI LAVORATORI E DEI SERVIZI PER LA COLLETTIVITÀ: SANITÀ, EDUCAZIONE E CULTURA, LAVORO, PREVIDENZA. QUELLO CHE PRIMA ERA ALLA BASE DEL CONTRATTO SOCIALE OGGI VIENE CONSIDERATO SOLO UN COSTO, E NON PIU’ IL FINE PRIMARIO DELLA SOCIETÀ STESSA A distanza di 30 anni dall’inizio di questo programma cominciamo a vedere con chiarezza QUELLO CHE DOVRÀ DIVENTARE LA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE Servizi limitati, lasciando attivi quelli collegati alle esigenze delle imprese: permessi di costruzione, di apertura attività, nulla osta per attività varie, da ottenere in brevissimo tempo, saltando tutte le procedure di controllo a tutela della collettività, con il pretesto dell’eccessiva burocrazia Apertura della P.A. alle scorribande delle Società Assicurative e dei Gestori di Fondi Pensione, nuova prateria che promette introiti profittevoli, dopo avere affossato il Servizio sanitario nazionale e la Previdenza pubblica, con il beneplacito di alcuni sindacati (Gestori essi stessi di Fondi Pensione) Apertura inconsulta ed incontrollata alle cosiddette Consulenze esterne, nuovo canale per dirottare fondi pubblici verso i privati, come denuncia e condanna la stessa Corte dei conti Appalti a privati delle attività più remunerative, che poi vengono sub appaltate e ancora sub appaltate, in modo da conseguire vantaggi per tutti i partecipanti Azzeramento delle tutele di cui gode il lavoratore pubblico, ultimo residuo dei diritti conquistati quasi un secolo fa, facendo sparire anche il più piccolo barlume di tutela nel lavoro, cui avrebbero potuto agganciarsi nelle loro rivendicazioni le nuove forme di contratto, di natura schiavistica. Una volta tolta l’ultima tutela, siamo tutti alla mercé del mercato e del padrone di turno, pubblico o privato che sia. I LAVORATORI SENZA DIRITTI SONO COSI’ RICATTABILI, E QUINDI OGGETTO DI SFRUTTAMENTO E SOPRUSI SIAMO ORMAI TORNATI AL RAPPORTO DI LAVORO OTTOCENTESCO, QUANDO IL PADRONE POTEVA LINCENZIARE CON UN CENNO DEL CAPO** MA AL PEGGIO NON C’E’ LIMITE: IN QUESTI GIORNI SI STA PROPONENDO AI DIPENDENTI PUBBLICI DI SUPPLIRE ALLE CARENZE DI ORGANICO SVOLGENDO IL LAVORO DEL PERSONALE MANCANTE, DIETRO COMPENSO ACCESSORIO Siamo arrivati al punto di doversi contendere il lavoro, per poter ottenere un salario minimamente dignitoso, QUANDO I POSTI VACANTI POTREBBERO E DOVREBBERO ESSERE RICOPERTI DAI GIOVANI, LASCIATI IN UNA LANDA DESOLATA DI RICATTI E VESSAZIONI SUL LAVORO. Paradossalmente, MA NON TANTO, lavorare in maniera convulsa, come si pretende già nel privato e a seguire nel pubblico, non agevola affatto le nuove generazioni, dato che c’è chi lavora per quattro e chi rimane a casa. NELL’ERA DELLA TECNOLOGIA AVANZATA SAREBBE PIÙ SENSATO RIDURRE PER TUTTI L’ORARIO DI LAVORO, A PARITÀ DI SALARIO, IN MODO DA IMPIEGARE TUTTI. QUESTO ANDREBBE A VANTAGGIO DELLA COLLETTIVITA’ E A DISCAPITO SOLO DI CHI LUCRA E ACCUMULA PROFITTI SUL LAVORO MASSACRANTE DI POCHI, SPECIE NEL PRIVATO, MA NON SOLO: PENSIAMO AI TRIBUNALI O AGLI ISTITUTI PREVIDENZIALI, AGLI INFERMIERI, CHE ASSICURANO I SERVIZI A FRONTE DI CARENZE DI ORGANICO SPAVENTOSE LA NOSTRA ANALISI PORTA DUNQUE ALLE SEGUENTI CONSIDERAZIONI: IN UN PAESE COME IL NOSTRO, CHE È AL 73° POSTO PER LA LIBERTÀ DI STAMPA, IN CUI I MASS MEDIA SONO GLI STRUMENTI CHE IL POTERE UTILIZZA PER ORIENTARE L’OPINIONE PUBBLICA, CENSURANDO O DEFORMANDO NOTIZIE SECONDO LE PROPRIE NECESSITÀ *** E’ PRIMA DI TUTTO NECESSARIO NON CADERE NELLE TRAPPOLE MEDIATICHE, ARCHITETTATE PER SCOPI DISCUTIBILI, LASCIANDO A CHI VIENE PAGATO PER QUESTO DI VIGILARE E SANZIONARE CONTRASTARE E DISVELARE CON TUTTI I MEZZI QUESTE OPERAZIONI SMACCATAMENTE PILOTATE RIALZARE LA TESTA RIVENDICANDO CON ORGOGLIO IL NOSTRO RUOLO DI EROGATORI DI SERVIZI PREZIOSI, SPESSO FORNITI IN CONDIZIONI MOLTO DIFFICILI, A RIPROVA DI UNA FORTE COMPONENTE ETICA TRA GLI OPERATORI PUBBLICI PRETENDERE IL DOVUTO SALARIO PER UNA VITA DIGNITOSA, ELIMINANDO PREMI E PREMIETTI, CHE OLTRE AD ESSERE LESIVI DELLA DIGNITA’, CREANO CLIENTELISMO E CONTRAPPOSIZIONI TRA I LAVORATORI RIVENDICARE CON LE NOSTRE LOTTE CHE I SERVIZI PUBBLICI TORNINO AD ESSERE UNIVERSALI, GRATUITI E DI LIVELLO ADEGUATO. QUESTO E’ QUELLO CHE I LAVORATORI DEL XXI SECOLO DEVONO PRETENDERE *Vedi Convegno USB del 2006 SUI BENI COMUNI **Vedi Convegno USB SUL JOBS ACT DEL 20.02.2015