FUA 2006... non con RdB

Roma -

1.  RdB ha incrementato il Fondo 2006 di 1.200.000 euro

2.  Sono arrivati gli aumenti contrattuali del 2004-05

3.  Ci sono i residui 2005 per un importo di  469.00 euro

Dunque?

Dunque quest’anno il tuo salario accessorio poteva e doveva essere di almeno  2.600 euro (PENSIONABILI), sommando P. Collettivo ed Indennità (1700 + 900)

Ne prenderai  solo 2000, grazie al taglio delle indennità cui da anni mirano OO.SS. ed Amministrazione, un colpo di mano già riuscito nel 2004 e tamponato dalla Rdb nel 2005 facendole reintrodurre con il Referendum

DOV’E’ FINITO L’INCREMENTO DEL FONDO?

LA RDB NON FIRMA

L’ENNESIMO ACCORDO A PERDERE

E invita i colleghi a trarne le giuste conclusioni


Nota a verbale  dell’Accordo sul

FONDO UNICO DI AMMINISTRAZIONE 2006

Questa O.S. rileva come, a seguito delle proprie dettagliate segnalazioni su alcune somme mancanti nei Fondi Unici degli ultimi anni (prot. 643/17.3.06, 1066/12.5.06), nonché del parere dell’IGOP che ha avallato tali segnalazioni RdB, e del ricorso avviato dalla nostra O.S. in data 28.11.06, è riuscita a produrre un aumento del Fondo 2006 di oltre un milione di euro. Tuttavia, a fronte di tale cospicuo incremento del Fondo, si osserva invece una ingiustificata riduzione delle somme destinate alla gran parte del personale, ed in particolare di quelle imputate al capitolo indennità, che viene praticamente ridotto ad un quarto dell’anno precedente.

Per tale inaccettabile distribuzione del Fondo, che va a raddoppiare il salario accessorio percepito da pochi fino al doppio (!) di quello percepito dal restante personale, la RdB ritiene di non firmare l’Accordo sul FUA 2006. 

Evidenzia inoltre come il procedimento di scorporo dall’ammontare del fondo degli oneri previdenziali e dell’Irap nella misura del 38,38% sia errato ed arbitrario. Tale percentuale deve essere  parere pari al 32,70%. Pertanto la RdB considera la somma netta da ripartire calcolata con scorporo del 38,38%, come somma in acconto, e sollecita la correzione dell’importo netto da ripartire mediante scorporo di oneri previdenziali nella misura del 32,70% invece che del 38.38%.

Fa presente che le somme residue derivanti dall’applicazione dei precedenti contratti, esulando dal disposto del comma 195 dell’art.1 della legge finanziaria del 2006, ammontanti a 469.854 euro, devono essere mantenute nella piena disponibilità del personale destinatario del FUA, e non in base ad eventuali verifiche dell’Amministrazione, come recita l’Accordo.

L’importo derivante dalle contrattazioni collettive sulla base della rideterminazione dei FUA 2004 e 2005 effettuata in conformità dei pareri espressi dal M.E.F. e dal collegio dei revisori della Corte dei conti per l’ammontare di 722.345,24 euro, deve vedere tra i destinatari di tale somme arretrate il personale in servizio negli anni di riferimento, e quindi anche il personale attualmente in pensione.

In merito alle Posizioni Organizzative la RdB ribadisce che tale assegnazione necessita del rispetto del dettato contrattuale, laddove vengono richieste elevate specializzazioni e livelli di autonomia gestionale, elementi che vengono richiesti proprio in considerazione del fatto che aumenti di salario, per di più pensionabili,  debbono essere oggettivamente motivati e trovare riscontro nella realtà lavorativa dei singoli soggetti, nella massima trasparenza. Inoltre si è ancora in attesa di conoscere i nominativi dei destinatari, l’attività svolta e l’effettiva distribuzione per lavoro istituzionale. Fa presente che il personale della Corte dei conti si è già espresso sull’ingiustificato numero di tali Posizioni, richiedendone tramite Referendum e a larghissima maggioranza la drastica riduzione (fino ad 80, con una maggiore concentrazione in periferia).

Per le Indennità riteniamo inaccettabile che la relativa regolamentazione sia stata rinviata ad un separato e successivo Accordo, in quanto esiste una recente intesa (sottoscritta solamente nel luglio 2005), e da un anno all’altro appare improbabile che si siano verificate grosse novità dal punto di vista del disagio lavorativo in Corte dei conti. La somma stanziata risulta totalmente insufficiente a coprire il numero di indennità assegnate nel 2005. La RdB ricorda l’esito del Referendum che ha visto una maggioranza assoluta dei lavoratori esprimersi a favore di tale assegnazione a tutto il personale, sia in considerazione delle specifiche caratteristiche mansioni che ogni dipendente ricopre, sia a causa della ormai indiscutibile carenza di personale che si riscontra in ogni settore della Corte dei conti.

Riguardo il Premio di produttività individuale trova anacronistico e del tutto fuori luogo l’introduzione di un premio di produttività individuale, primo perché in questo modo si reintroduce il fantomatico “Fondino”, soppresso da tutti i contratti del Pubblico Impiego, e secondo perché l’assegnazione è basata su criteri non oggettivi. Non corrisponde inoltre alle normative vigenti il fatto che detto premio venga assegnato dal Segretario Generale senza rendere noti gli eventuali destinatari.

Per questi motivi, e a tutela del personale rappresentato, questa O.S. ribadisce l’impossibilità di sottoscrivere il presente Accordo.