A proposito di servizi sociali
Mi sono più volte chiesto perché i servizi sociali che sono presenti nella sede di Roma ( via Baiamonti), non esistono presso le sedi regionali.
Certo è che il bar-mensa, lo spaccio, l’edicola, lo sportello bancario, uffici assicurativi, il cral dipendenti ecc.. ecc.. sono una realtà già ben affermata e consolidata presso la sede di via Baiamonti e tutti i dipendenti che ivi prestano servizio ne godono opportunamente.
Tutto quanto sopra ha un costo, ovviamente, per certi aspetti sostenuto dall’amministrazione e di contro il predetto personale interessato ne ha un beneficio ed un notevole ritorno economico. Benissimo! E’ giusto però che tutto il personale dipendente abbia gli stessi benefici su tutto il territorio nazionale e che quindi tali iniziative siano estese a tutte le sedi regionali in quanto tutto il personale dipendente della Corte dei conti e non solo quello della sede di via Baiamonti possa beneficiare dei servizi sociali, e ciò è tanto vero se è altrettanto vero che siamo sottoposti al medesimo contratto di lavoro e di conseguenza abbiamo gli stessi diritti.
In quest’ottica e verso questa direzione vanno concentrate le iniziative e la ricerca di soluzioni idonee al fine di equiparare il livello del grado di benessere sul posto di lavoro per tutto il personale dipendente e conseguentemente equiparare in termini di benefici economici ( nello specifico) lo stesso personale.
Quindi contestualmente al rafforzamento dei servizi per via Baiamonti è imprescindibile avviare contemporaneamente una trattativa con l’Amministrazione per l’attuazione delle necessarie iniziative che garantiscano uno standard di erogazione dei servizi sopraindicati per le sedi regionali pari a quelli di cui già da tanto tempo beneficiano i dipendenti della sede romana di via Baiamonti.
Già anni addietro in occasione del trasferimento degli uffici dalla sede di via Magliocco ( Palermo) a quella di via Cordova l’Amministrazione aveva assunto l’impegno di realizzare le strutture sopra descritte quantomeno parte di esse.
Ad oggi tutto quello che abbiamo ottenuto è un distributore automatico di bevande calde ed uno di fredde + biscotti.
Il perseverare di questa “disattenzione” senza dubbio costituisce un ulteriore aspetto di discriminazione che ad oggi vede purtroppo fortemente penalizzati i dipendenti delle sedi regionali nei confronti dei colleghi più “fortunati” della sede centrale.
Colleghi delle sedi regionali, è ora di fare sentire la nostra voce, noi non vogliamo continuare ad essere considerati dipendenti di serie B dall’Amministrazione, pertanto è tempo di mettere in chiaro anche questo aspetto.
Pertanto, avviamo un confronto da dove emerga una piattaforma di richieste da poter avanzare all’Amministrazione, tendente ad equiparare le legittime aspettative del personale del centro a quello delle sedi regionali.
A tale proposito sarà utile proporre la Comitato Pari Opportunità la costituzione di un osservatorio che monitori eventuali aspetti discriminatori caratterizzati dalla perseverante poca considerazione dei problemi che affliggono le sede regionali che vanno a colpire in ultima analisi le fasce più deboli della popolazione impiegatizia.
Il coinvolgimento delle R.S.U. ma anche alle altre forze sociali regionali, sarà utile laddove tali iniziative saranno condivise e sostenute anche nei confronti dei sindacati di riferimento che centralmente non hanno mostrato alcuna particolare attenzione a questo problema.
Un Saluto.
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